domenica 26 maggio 2013

Consiglio Comunale del 30 aprile 2013. Approvazione bilancio

Il punto in discussione è l'approvazione del bilancio consuntivo della gestione 2012.

Intervento del Consigliere Davide Del Re:

(stenotipia) 
Grazie Presidente, Sindaco, colleghi consiglieri, cittadini tutti. Qui il punto di riflessione è l'approvazione di questo consuntivo, di questo rendiconto, e quindi si è posta intanto una questione legata alla formalità degli atti dove si è ravvisata la carenza di alcuni documenti pure fondamentali nel corredo di questa diciamo procedura. Si è detto che non vi è evidentemente un prospetto, quindi un conto economico riguardante soltanto il servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani, si è detto che manca l'attestazione da parte di ciascun responsabile dei servizi di riferimento e questo evidentemente nella ratio del legislatore rappresenta un motivo di trasparenza perché in maniera analitica è possibile guardare quello che avviene nella gestione dei residui anche all'interno di ciascun settore. Poi, accanto a questo, evidentemente si è pure sottolineata la mancanza di altri documenti, pure obbligatori per le diverse riformulazioni che il Testo Unico ha pure subito nelle diverse, diciamo, sedute legislative, nei diversi appuntamenti del normatore, come, ad esempio, non c’è assoluta evidenza dell'aggiornamento del corpo inventario e quindi degli inventari che evidentemente non sono non vengono aggiornati, ma questo non è avvenuto solo in questo nella gestione del 2012, ma non è avvenuto in tutti gli anni di gestione a firma Di Medio e dei suoi diciamo assessori e della sua maggioranza. Quindi, per noi, purtroppo, non è una novità. Accanto a questo diciamo aspetto formale a cui evidentemente anche dalle minoranze si potrebbero aggiungere altre appunti non fosse altro perché in maniera minuziosa come da più parti si è avuto modo di elogiare, questo è avvenuto nella relazione del Revisore dei Conti che forse è opportuno dirlo ai tanti, per la prima volta, ma soprattutto i cittadini, essendo cambiata la normativa riguardo la nomina del Revisore, costui non è più una nomina appunto fatta dal Sindaco, come è avvenuto in questi quattro anni precedenti, ma viene fatta su sorteggio in sede prefettizia. Quindi, evidentemente, è un motivo per spiegare del perché il Revisore dei Conti di Cassano delle Murge pro tempore proviene dalla terra Gallipolina e quindi da dalla Provincia di Lecce e non è come dire stato nominato quest'anno direttamente al Sindaco. Questo solo per ragioni di trasparenza. Ma per restare sempre all'atto in approvazione, è evidente che si legge tra tra i documenti che corredano, seppur in maniera deficitaria gli atti di bilancio, come il punto, il fulcro che rappresenta l'azione amministrativa, le scelte amministrative, l'ottica programmatoria e pianificatoria, va tutto inquadrato nel dire chi paga quella che da alcune parti è stata evocata come crisi, chi paga quella che è stata definita grave motivo motivazione di difficoltà o chi ha tentato in maniera, io dico mal riuscita, di legare alle sopravvenute disposizioni normative, i cambi di legge, le ragioni per cui si è dovuto plasmare un, diciamo, una scelta politica su quella che è il cambio di norma o di legge. Tutt'altro, perché oggi quando qui si legge tra le carte la questione delle tariffe per i servizi individuali, quindi chi utilizza il lo scuolabus e quindi viene, come dire, svolto questo servizio individuale, chi utilizza altri servizi come quelli sportivi o anche lo stesso servizio di raccolta dei rifiuti, evidentemente qui quello che si solleva non è legato alla perequazione del costo delle tariffe. È opportuno che queste tariffe siano commisurate al reddito di ciascuna famiglia e capire esattamente  qual è il servizio che a ciascuna famiglia viene svolto, perché una cosa è prendere un bambino all'interno del nucleo abitato, altra cosa è andare a 5 km dalla città e ovviamente non basta un solo parametro, ma occorre quello del reddito perché se una famiglia è facoltosa può consentirsi di pagare una tariffa in più, a fronte del disagio che dovrebbe sopportare tutti i giorni dell'anno per accompagnare il bambino a scuola. Andrebbero capite anche le necessità di difficoltà per ragioni anche, diciamo, fisiche o psicofisiche del bambino, ma tutto questo andrebbe organizzato con più parametri. Non è sufficiente dire se sono aumentate le tariffe o si sono ridotte le tariffe rispetto all'anno precedente, ma è importante capire che c'è un'incidenza molto bassa sui servizi individuali delle tariffe perché evidentemente il costo della crisi, se così la si vuol chiamare ma io credo che questo sia un gravissimo momento di diseguaglianza sociale dove vengono scaricati i costi della crisi sui più poveretti, sulle generazioni, sulle, diciamo, persone che vivono anche in uno stato di difficoltà maggiore e questo è l'esempio lampante dove un'amministrazione socialmente impegnata dovrebbe incidere. Questo è il richiamo che, per parte mia ma credo anche a nome della minoranza a cui appartengo ma anche dell'altra, viene mossa un'osservazione forte a questa maggioranza. Evidentemente non è possibile che si applichi una tariffa indistinta anche a chi ha delle risorse più corpose rispetto a chi non ce le ha. Stessa cosa dicasi sulla scelta di aver applicato una addizionale IRPEF dello 0,8% in maniera indistinta sopra quei redditi che sono ai € 15.000 fino a una cifra reddituale molto molto più corposa. Lo vogliamo dire questo? Il Comune ha incassato una cifra abnorme dall'addizionale IRPEF nonostante altri enti sovraordinati abbiano tentato di calmierare l'addizionale IRPEF che incide direttamente sul reddito di tutte le persone, quindi il reddito appunto delle persone fisiche tentando di sollevare anche chi ha una disponibilità liquida maggiore di poter fare diciamo di poter anche incidere sui consumi. Invece in questo comune avviene, tutto il contrario: si aumenta l’IRPEF dallo 0,5 allo 0,8 e lo si fa in maniera indistinta su tutti quei redditi al di sopra dei 15.000 e non basterà dire che fino a 15.000 abbiamo lasciato diciamo di non far pagare l'IRPEF su quella soglia perché gli scaglioni che vanno dai 15 anche 100.000, 200.000, 300.000, evidentemente possono pagare di più e devono in un momento di difficoltà pagare di più. Quindi, quello che evidentemente è stato chiuso in maniera asettica nell'analizzare alcuni dati del bilancio, mi si consentirà di osservare che parlare di avanzo di amministrazione, cioè che un'amministrazione, un Comune abbia un avanzo, di per sé asetticamente questo non è un indicatore di una attenta programmazione, di una equità nell'equilibrio di bilancio, né tantomeno di per sé rappresenta la certezza e la solidità che quest’Ente non possa indebitarsi. Tutt'altro. Perché è lì che io voglio osservare. Questo Comune non ha fatto nulla sulle opere pubbliche fuorché un'opera pubblica per la quale ha dovuto interamente sobbarcare la cittadinanza di un mutuo, mutuo, preso dalla Cassa Depositi e Prestiti, da € 185.000. Io adesso mi chiedo: non sarebbe stato più attento, oculato, accorto, se davvero ce ne fosse stata la necessità di chiedere un mutuo, utilizzare queste somme per fini più nobili come anche riservare attenzioni maggiori sulle scuole. Basterebbe, e io anche su questo mi spingerei oltre, chiedere un'ispezione congiunta sugli istituti scolastici e capire qual è lo stato di attuazione del monitoraggio statico e strutturale di quegli edifici, visto che per anni non si è fatto, personalmente potrei dirvi che andrebbe fatto e osservato perché l'effetto pensilina, come purtroppo abbiamo avuto modo di assaporare sulla nostra pelle, basta andare a vedere, lo dico anche agli organi di stampa, la pensilina della scuola dell'infanzia, visto che ci sono anche degli ingegneri in maggioranza. Andiamola a guardare assieme, rendiamoci conto se in effetti ci sono delle condizioni di sicurezza. Come quando si è scelto di fare degli investimenti sul, utilizzando il piano sociale di zona non già su parti strutturali e interessanti il patrimonio degli istituti scolastici, ma sul mobilio, cioè su beni mobili non si è pensato a un montacarichi o un monta vivande visto che così ci sono situazioni di pericolo e su questo anche chi cura la sicurezza sul luogo di lavoro dovrebbe preoccuparsi. Pertanto, ci sono delle situazioni veramente su cui non si deve porre un accento sbagliato e nei meandri contabili, perché qui, guardi, guardino colleghi consiglieri, non ci si deve attardare sulla ragione dei numeri, qui ci sono le ragioni della politica e della buona amministrazione, della buona gestione e qui evidentemente a fronte di quello che ho solo accennato tutto questo viene disatteso puntualmente. Allora io dico: visto che ci separa un anno dalla chiusura di questa consigliatura, c'è la possibilità di rettificare la rotta non sottoscrivendo mutui per fare dei restyling su una piazza dove pure tanto ci sarebbe da dire, e su questo faccio appello a ogni componente soprattutto della maggioranza che è il governo della città, perché da queste parti sono quattro anni che si dicono cose giuste, cose forse meno giuste, che appartengono al presente contingente o anche evocano alcune situazioni del passato. Ma noi oggi dovremmo preoccuparci di quello che sarà di qui in avanti questo ultimo anno di amministrazione e di quello che oggi evidentemente andiamo ad approvare che, per parte mia, non è un consuntivo equo, non è sufficiente evocare la parola crisi per dire o per giustificare delle scelte amministrative perché scegliere, e mi ripeto su questo, di fare un mutuo di € 185.000 per fare un restyling di una piazza è cosa ben diversa che impegnare quelle risorse per il monitoraggio statico e strutturale di edifici dove giornalmente vivono non solo i bambini ma anche evidentemente un luogo di lavoro su cui l'attenzione dovrebbe essere massima. Grazie.


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