Il punto in discussione è l'approvazione del bilancio consuntivo della gestione 2012.
Intervento del Consigliere Davide Del Re:
(stenotipia)
Grazie
Presidente, Sindaco, colleghi consiglieri, cittadini tutti. Qui il punto di riflessione
è l'approvazione di questo
consuntivo, di questo rendiconto, e quindi si è posta intanto una questione legata
alla formalità degli atti dove si è ravvisata la carenza di alcuni documenti pure
fondamentali nel corredo di questa diciamo procedura. Si è detto che non vi è evidentemente
un prospetto, quindi un conto economico riguardante soltanto il servizio
di gestione dei rifiuti solidi urbani, si è detto che manca l'attestazione da parte
di ciascun responsabile dei servizi di riferimento e questo evidentemente nella ratio
del legislatore rappresenta un motivo di trasparenza perché in maniera analitica
è possibile guardare quello che avviene nella gestione dei residui anche all'interno
di ciascun settore. Poi, accanto a questo, evidentemente si è pure sottolineata
la mancanza di altri documenti, pure obbligatori per le diverse riformulazioni
che il Testo Unico ha pure subito nelle diverse, diciamo, sedute legislative,
nei diversi appuntamenti del normatore, come, ad esempio, non c’è assoluta
evidenza dell'aggiornamento del corpo inventario e quindi degli inventari che
evidentemente non sono non vengono aggiornati, ma questo non è avvenuto solo
in questo nella gestione del 2012, ma non è avvenuto in tutti gli anni di gestione
a firma Di Medio e dei suoi diciamo assessori e della sua maggioranza. Quindi,
per noi, purtroppo, non è una novità. Accanto a questo diciamo aspetto formale
a cui evidentemente anche dalle minoranze si potrebbero aggiungere altre appunti
non fosse altro perché in maniera minuziosa come da più parti si è avuto modo
di elogiare, questo è avvenuto nella relazione del Revisore dei Conti che forse
è opportuno dirlo ai tanti, per la prima volta, ma soprattutto i cittadini,
essendo cambiata
la normativa riguardo la nomina del Revisore, costui non è più una nomina
appunto fatta dal Sindaco, come è avvenuto in questi quattro anni precedenti,
ma viene fatta su sorteggio in sede prefettizia. Quindi, evidentemente, è un
motivo per spiegare del perché il Revisore dei Conti di Cassano delle Murge pro tempore
proviene dalla terra Gallipolina e quindi da dalla Provincia di Lecce e non è come
dire stato nominato quest'anno direttamente al Sindaco. Questo solo per ragioni
di trasparenza. Ma per restare sempre all'atto in approvazione, è evidente che
si legge tra tra i documenti che corredano, seppur in maniera deficitaria gli
atti di
bilancio, come il punto, il fulcro che rappresenta l'azione amministrativa, le
scelte amministrative,
l'ottica programmatoria e pianificatoria, va tutto inquadrato nel dire chi
paga quella che da alcune parti è stata evocata come crisi, chi paga quella che è
stata definita grave motivo motivazione di difficoltà o chi ha tentato in
maniera, io dico
mal riuscita, di legare alle sopravvenute disposizioni normative, i cambi di legge,
le ragioni per cui si è dovuto plasmare un, diciamo, una scelta politica su quella
che è il cambio di norma o di legge. Tutt'altro, perché oggi quando qui si legge
tra le carte la questione delle tariffe per i servizi individuali, quindi chi
utilizza il lo
scuolabus e quindi viene, come dire, svolto questo servizio individuale, chi utilizza
altri servizi come quelli sportivi o anche lo stesso servizio di raccolta dei rifiuti,
evidentemente qui quello che si solleva non è legato alla perequazione del costo
delle tariffe. È opportuno che queste tariffe siano commisurate al reddito di ciascuna
famiglia e capire esattamente qual è il servizio che a ciascuna famiglia viene
svolto, perché una cosa è prendere un bambino all'interno del nucleo abitato,
altra cosa è andare a 5 km dalla città e ovviamente non basta un solo parametro,
ma occorre quello del reddito perché se una famiglia è facoltosa può consentirsi
di pagare una tariffa in più, a fronte del disagio che dovrebbe sopportare tutti
i giorni dell'anno per accompagnare il bambino a scuola. Andrebbero capite anche
le necessità di difficoltà per ragioni anche, diciamo, fisiche o psicofisiche
del bambino,
ma tutto questo andrebbe organizzato con più parametri. Non è sufficiente
dire se sono aumentate le tariffe o si sono ridotte le tariffe rispetto all'anno
precedente, ma è importante capire che c'è un'incidenza molto bassa sui servizi
individuali delle tariffe perché evidentemente il costo della crisi, se così la
si vuol
chiamare ma io credo che questo sia un gravissimo momento di diseguaglianza
sociale dove vengono scaricati i costi della crisi sui più poveretti, sulle
generazioni, sulle, diciamo, persone che vivono anche in uno stato di
difficoltà maggiore
e questo è l'esempio lampante dove un'amministrazione socialmente impegnata
dovrebbe incidere. Questo è il richiamo che, per parte mia ma credo anche
a nome della minoranza a cui appartengo ma anche dell'altra, viene mossa un'osservazione
forte a questa maggioranza. Evidentemente non è possibile che si applichi
una tariffa indistinta anche a chi ha delle risorse più corpose rispetto a chi non
ce le ha. Stessa cosa dicasi sulla scelta di aver applicato una addizionale IRPEF
dello 0,8% in maniera indistinta sopra quei redditi che sono ai € 15.000 fino a una
cifra reddituale molto molto più corposa. Lo vogliamo dire questo? Il Comune ha
incassato una cifra abnorme dall'addizionale IRPEF nonostante altri enti sovraordinati
abbiano tentato di calmierare l'addizionale IRPEF che incide direttamente
sul reddito di tutte le persone, quindi il reddito appunto delle persone fisiche
tentando di sollevare anche chi ha una disponibilità liquida maggiore di poter fare
diciamo di poter anche incidere sui consumi. Invece in questo comune avviene, tutto
il contrario: si aumenta l’IRPEF dallo 0,5 allo 0,8 e lo si fa in maniera
indistinta su
tutti quei redditi al di sopra dei 15.000 e non basterà dire che fino a 15.000 abbiamo
lasciato diciamo di non far pagare l'IRPEF su quella soglia perché gli scaglioni
che vanno dai 15 anche 100.000, 200.000, 300.000, evidentemente possono
pagare di più e devono in un momento di difficoltà pagare di più. Quindi, quello
che evidentemente è stato chiuso in maniera asettica nell'analizzare alcuni dati
del bilancio, mi si consentirà di osservare che parlare di avanzo di amministrazione,
cioè che un'amministrazione, un Comune abbia un avanzo, di per sé
asetticamente questo non è un indicatore di una attenta programmazione, di una equità
nell'equilibrio di bilancio, né tantomeno di per sé rappresenta la certezza e
la solidità
che quest’Ente non possa indebitarsi. Tutt'altro. Perché è lì che io voglio osservare.
Questo Comune non ha fatto nulla sulle opere pubbliche fuorché un'opera
pubblica per la quale ha dovuto interamente sobbarcare la cittadinanza di un
mutuo, mutuo, preso dalla Cassa Depositi e Prestiti, da € 185.000. Io adesso mi chiedo:
non sarebbe stato più attento, oculato, accorto, se davvero ce ne fosse stata
la necessità di chiedere un mutuo, utilizzare queste somme per fini più nobili come
anche riservare attenzioni maggiori sulle scuole. Basterebbe, e io anche su questo
mi spingerei oltre, chiedere un'ispezione congiunta sugli istituti scolastici e capire
qual è lo stato di attuazione del monitoraggio statico e strutturale di quegli edifici,
visto che per anni non si è fatto, personalmente potrei dirvi che andrebbe fatto
e osservato perché l'effetto pensilina, come purtroppo abbiamo avuto modo di assaporare
sulla nostra pelle, basta andare a vedere, lo dico anche agli organi di stampa,
la pensilina della scuola dell'infanzia, visto che ci sono anche degli ingegneri
in maggioranza. Andiamola a guardare assieme, rendiamoci conto se in effetti
ci sono delle condizioni di sicurezza. Come quando si è scelto di fare degli investimenti
sul, utilizzando il piano sociale di zona non già su parti strutturali e interessanti
il patrimonio degli istituti scolastici, ma sul mobilio, cioè su beni mobili non
si è pensato a un montacarichi o un monta vivande visto che così ci sono situazioni
di pericolo e su questo anche chi cura la sicurezza sul luogo di lavoro dovrebbe
preoccuparsi. Pertanto, ci sono delle situazioni veramente su cui non si deve
porre un accento sbagliato e nei meandri contabili, perché qui, guardi, guardino
colleghi consiglieri, non ci si deve attardare sulla ragione dei numeri, qui ci sono
le ragioni della politica e della buona amministrazione, della buona gestione e qui
evidentemente a fronte di quello che ho solo accennato tutto questo viene disatteso
puntualmente. Allora io dico: visto che ci separa un anno dalla chiusura di questa
consigliatura, c'è la possibilità di rettificare la rotta non sottoscrivendo
mutui per
fare dei restyling su una piazza dove pure tanto ci sarebbe da dire, e su
questo faccio
appello a ogni componente soprattutto della maggioranza che è il governo della
città, perché da queste parti sono quattro anni che si dicono cose giuste, cose forse
meno giuste, che appartengono al presente contingente o anche evocano alcune
situazioni del passato. Ma noi oggi dovremmo preoccuparci di quello che sarà
di qui in avanti questo ultimo anno di amministrazione e di quello che oggi evidentemente
andiamo ad approvare che, per parte mia, non è un consuntivo equo,
non è sufficiente evocare la parola crisi per dire o per giustificare delle
scelte amministrative
perché scegliere, e mi ripeto su questo, di fare un mutuo di € 185.000
per fare un restyling di una piazza è cosa ben diversa che impegnare quelle
risorse per il monitoraggio statico e strutturale di edifici dove giornalmente vivono
non solo i bambini ma anche evidentemente un luogo di lavoro su cui l'attenzione
dovrebbe essere massima. Grazie.
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